È il sentire la vita attraverso le cellule, in ogni sua forma, forza, collegamento. Non è un agire arbitrario, ma un particolare e preciso tipo di «sentire» che rileva lo stato dell’esistenza, il quale non è mai lo stesso ed è in continuo cambiamento. Questa capacità esiste potenzialmente in tutti ed è fattibile da chiunque, prima o poi.
Tutto è «campo» e tutto è un insieme di «onde» più o meno veloci, più o meno dense. Anche il nostro corpo fisico, in realtà, è un campo, soltanto molto più denso e rallentato. Perciò tutto e tutti siamo una stessa cosa ed esistiamo secondo le stesse regole. Siamo fatti di ciò di cui l’intero universo è fatto, non siamo «altro» dall’esistenza. Siamo l’esistenza stessa, come qualunque altra cosa, ognuna a modo proprio.
La conoscenza vera, l’unica che può renderci veramente liberi, è quindi figlia della saggezza del nostro corpo, che in sé non ha «filtri» ed è sempre in risonanza con tutto. Il nostro corpo tutto sa e tutto conosce, a modo proprio. Il nostro campo e il nostro corpo, come ogni altro, ad ogni livello, contengono in sé tutte le informazioni dell’universo e sono naturalmente in relazione, sempre e comunque, con tutto l’esistente.
Attraverso il Sentire cellulare possiamo ritrovare il contatto con il nostro corpo e ricominciando a “sentirlo”, riconoscere il ritmico fluire naturale della vita in ogni aspetto dell’esistenza.
Prima di tutto possiamo mettere a frutto la tecnica radioestesica nella vita quotidiana. Attraverso la radioestesia possiamo riconoscere, valutare e individuare ciò che è adatto o inadatto alla nostra esistenza personale, anche nella pratica.
Il sentire cellulare, può aiutarci a decodificare, approfondire e completare le forme di conoscenza che sono patrimonio umano, da quelle scientifiche a quelle artistiche, da quelle matematiche a quelle mediche.
In tutte le sue possibilità, non solo ci aiuta a distinguere e a scegliere, ma ci mostra in ogni singolo istante i cambiamenti, le trasformazioni del nostro corpo e di ogni cosa.
Ci può inoltre guidare attraverso i modi e i metodi, nella loro applicazione e nella loro unificazione. Qualcuno ha detto che è «il metodo che unifica e semplifica i metodi», «il senso che unifica e perfeziona i sensi».
Il sentire cellulare del nostro corpo, non ha schieramento politico, classificazione sociale, etica o morale, non ha religione e non richiede strumenti. Appartiene a tutto e a tutti indistintamente. Appartiene alla vita.